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Il monitoraggio dei crimini d'odio
Attivare un efficace monitoraggio dei crimini d’odio in Italia, anche attraverso un’attenta analisi delle fonti aperte, è uno degli obiettivi prioritari dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori – Oscad.
Per questo è stato attivato l’indirizzo di posta elettronica oscad@dcpc.interno.it a cui possono inviare segnalazioni istituzioni, associazioni o privati cittadini (anche in forma anonima). Agevolare le denunce, infatti, oltre a contrastare efficacemente il cd under-reporting, contribuisce all’emersione del fenomeno. Inoltre, sono state realizzate una serie di iniziative per far conoscere le attività dell’Osservatorio.
È importante ricordare che la segnalazione di un atto discriminatorio all’OSCAD non sostituisce la denuncia di reato alle forze di polizia. Inoltre, poiché il numero di segnalazioni è influenzato, tra l’altro, dalle variazioni della sensibilità e dai possibili risvolti mediatici degli episodi, i dati relativi alle segnalazioni OSCAD non consentono di valutare il fenomeno dei crimini d’odio da un punto di vista statistico.
La metodologia
A partire dal 2014 OSCAD elabora il contributo del dipartimento della Pubblica Sicurezza sui crimini d’odio per il Rapporto annuale dell’Organizzazione per Sicurezza e la Cooperazione in Europa – OSCE (http://hatecrime.osce.org/italy), combinando le segnalazioni OSCAD e i dati ufficiali contenuti nel “Sistema di Indagine - SDI”. La differenza tra le due tipologie di dati è che mentre quelli SDI - estratti dal CED interforze – riguardano reati con finalità discriminatorie che hanno “copertura normativa”, le segnalazioni OSCAD comprendono anche ambiti discriminatori privi di specifica copertura normativa.
In ragione di questa eterogeneità, i dati comunicati all’OSCE non forniscono un quadro avente valore statistico sul fenomeno in Italia: incrementi e diminuzioni dei dati comunicati non sono correlabili con certezza a una proporzionale variazione dei crimini d’odio nel Paese.
I dati sui crimini d’odio, complessivi o ripartiti per specifico ambito discriminatorio, divulgati dall’OSCAD sono esclusivamente a livello nazionale e tengono conto, al fine di evitare compromissioni del diritto alla riservatezza dei soggetti coinvolti, dei Criteri per la valutazione del rischio di identificazione individuati dal Garante per la protezione dei dati personali (art. 4 - allegato A4 “Regole deontologiche per trattamenti a fini statistici o di ricerca scientifica effettuati nell'ambito del Sistema statistico nazionale” e del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003, modificato dal D.Lgs. 101/2018).