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Viabilità Italia
Il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità è stato istituito con decreto interministeriale del 27 gennaio con il compito di fronteggiare situazioni di crisi legate alla viabilità e di adottare, anche preventivamente, le strategie di intervento più opportune.
Con successivo decreto del 15 novembre 2011 il Centro ha assunto ufficialmente il nome di Viabilità Italia.
L’organismo è presieduto dal direttore del servizio Polizia Stradale e, oltre a rappresentati del dipartimento della Pubblica Sicurezza, annovera partner pubblici, quali il dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e il dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del ministero dell’Interno, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il dipartimento della Protezione Civile, l’Arma dei Carabinieri, Anas S.p.A., l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) e l’Unione delle Province Italiane (UPI), e partner privati quali l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT) e Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A..
Viabilità Italia provvede al coordinamento tecnico-amministrativo e all’adozione di decisioni rapide e condivise in tempo reale e dispone gli interventi operativi, anche preventivi, per gestire le situazioni di crisi al sistema viario del Paese, derivanti da eventi atmosferici avversi o da altri eventi. Provvede, inoltre, all’attività di elaborazione dei piani di esodo estivo e i dei piani neve, utili agli utenti per programmare gli spostamenti durante la stagione estiva ed invernale.
L’attività di Viabilità Italia a livello periferico è svolta dai Comitati operativi per la viabilità (COV) istituiti presso le prefetture, coordinati da un funzionario della carriera prefettizia e composti dal dirigente della locale sezione Polizia Stradale, da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e da un funzionario dei Vigili del fuoco.
I provvedimenti concordati e adottati dal tavolo di Viabilità Italia vengono inoltrati attraverso comunicati stampa alle testate giornalistiche, alle associazioni di categoria degli autotrasportatori, pubblicati sul web e divulgati tramite tutti i canali del C.C.I.S.S..