Breadcrumbs
Beni confiscati alla criminalità: convenzione tra Anbsc e Unitelma per una formazione sempre più qualificata sul tema

Accordo quadro tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e l’ateneo Unitelma Sapienza per realizzare forme integrate di collaborazione scientifica, didattica e formativa attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, specializzazione, aggiornamento e perfezionamento in materia di beni confiscati, ai quali parteciperanno anche dipendenti dell’Agenzia.
La convenzione, di durata triennale, è stata firmata questa mattina a Roma nella sede dell’università dal direttore dell’Agenzia Bruno Corda e dal rettore di Unitelma Bruno Botta, e porta avanti, rafforzandola ulteriormente, la cooperazione avviata già nel 2020 tra le due istituzioni.
La prima iniziativa riguarderà il master di II livello su “La gestione dei beni confiscati per amministratori giudiziari”, diretto dai professori Giorgio Spangher e Mario Antinucci, per il quale Unitelma metterà a disposizione 20 borse di studio a favore di personale dell’Anbsc. Obiettivo del master è infatti qualificare gli operatori del settore sulle tematiche legate alle strategie pubbliche di lotta alla criminalità economica e finalizzate al recupero di ricchezza illegale.
«La formazione del personale” ha detto il prefetto Corda commentando l’accordo «rappresenta una priorità per la nostra Agenzia, che mira ad avere funzionari sempre più aggiornati e pronti a gestire procedure articolate e complesse». «La collaborazione con le università e lo scambio di informazioni e competenze tra il mondo accademico e i nostri tecnici del settore», ha aggiunto, «è essenziale per dare efficacia ai nostri reciproci obiettivi». Sulla stessa linea il rettore Botta nell'affermare che «l’università Unitelma Sapienza conferma la disponibilità più ampia ad avviare forme di collaborazione con l’Agenzia finalizzate non solo a formare e specializzare studenti, funzionari e professionisti ma soprattutto a promuovere la conoscenza di una realtà esemplare e coraggiosa».