Cinque interdittive antimafia a Prato nel settore rifiuti

No Mafia
31 Luglio 2023
1 minuto, 52 secondi di lettura
Ultimo aggiornamento
Lunedì 31 Luglio 2023, ore 17:21
Si sommano alle altre nove adottate da inizio 2021 dalla prefettura a tutela dell’economia legale

La prefettura di Prato continua a portale avanti l'azione di monitoraggio e approfondimento finalizzata alla prevenzione antimafia, che si esplica in particolare attraverso l'adozione di provvedimenti interdittivi adottati sulla base di verifiche e approfondimenti condotti con la collaborazione del locale gruppo interforze antimafia, composto da rappresentanti della Polizia di Stato, della Direzione investigativa antimafia, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Sulla base del quadro emerso da questa complessa attività istruttoria il prefetto Adriana Cogode, alla guida della prefettura dal 2020, ha emesso tra maggio e giugno 5 interdittive antimafia nei confronti di altrettante aziende tutte attive nell'ambito del trasporto e dello smaltimento di rifiuti, un settore redditizio e quindi particolarmente esposto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, e che ha un impatto importante sull'ambiente e sulla salute.

Proprio su questi fronti l'attenzione dello Stato a ogni fenomeno illecito nel ciclo di gestione dei rifiuti è massima, e l'intervento preventivo attraverso le interdittive adottate dalla prefettura - che impediscono alle aziende destinatarie di partecipare a gare pubbliche o essere parte di transazioni con amministrazioni pubbliche - è particolarmente efficace perché preserva sia l'interesse pubblico alla salubrità dell'ambiente sia il sistema economico dall'ingresso di società o soggetti portatori di interessi criminali, a tutela della concorrenza e del circuito economico "sano".

Le recenti interdittive nel settore rifiuti si aggiungono alle altre 9 firmate dal prefetto da inizio 2021 a oggi, rispettivamente 3 nel settore edile, 1 in quello industriale, 5 in quello del commercio.

L'attenzione rimane alta, in particolare rispetto a settori di attività legati all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Seguici su Facebook
Seguici su Facebook il ministero dell'Interno