Un concerto contro la paura e i fan di Vasco Rossi rispondono in 220.000

Vigili del fuoco in servizio al concerto di Vasco Rossi al Modena Park
3 Luglio 2017
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Ultimo aggiornamento
Mercoledì 5 Luglio 2017, ore 10:04
A Modena, organizzazione, controlli e sicurezza hanno funzionato

«Una grande festa contro la paura». Così era stato presentato il concerto da Vasco Rossi prima di iniziare, e così è stato. «Sono qui per portare un po’ di gioia», aveva dichiarato il famoso cantante rock.

L’evento, organizzato a Modena per celebrare i quarant’anni di carriera, deve la sua riuscita ai dispositivi di sicurezza predisposti con un lavoro di grande sinergia tra pubblico e privato.

Lo stesso ministro dell'Interno Marco Minniti si è complimentato con il capo della Polizia Franco Gabrielli, con il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba e con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli «per l'ottimo lavoro svolto da tutte le forze di Polizia».

«Uno straordinario evento - ha sottolineato - reso possibile da una straordinaria cooperazione fra istituzioni nazionali, locali e private. Un modello che ha tenuto insieme la sicurezza in uno spazio aperto e la gioia di un evento indimenticabile».

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è complimentato inviando un tweet: «#Vasco Festa italiana di musica e di libertà Grazie anche alle forze dell'ordine per il loro lavoro».

Il sindaco di Modena ha ringraziato su Facebook (oltre mezzo milione di visualizzazioni in poche ore) per il lavoro organizzativo e preparatorio di mesi da parte di migliaia di persone che hanno vigilato sulla sicurezza e sulla salute dei presenti.

Oltre 220.000 persone hanno seguito il concerto all’interno del Modena Park, una struttura all’interno della città allestita con strumenti ad alta tecnologia per la migliore resa del suono. E hanno segnato un record, quello con la più grande affluenza di pubblico pagante al mondo.

Nelle maggiori piazze della città, bonificate dalle forze dell’ordine, sono stati allestiti anche due megaschermi per seguire l’evento in diretta: in piazza Grande, per 3.900 persone, e in piazza Roma, per 5.700 persone. L’accesso è stato consentito solo fino al numero di spettatori previsti.

Il dispositivo di sicurezza, per accogliere il numeroso pubblico anche al di fuori di Parco Ferrari, era stato preparato fin nei minimi dettagli. Sono stati previsti presidi straordinari di Polizia municipale, Vigili del fuoco, sanità e Protezione civile, ma nessuna militarizzazione della città. L’apertura del Modena Park era stata anticipata alle ore 5 del mattino, per evitare disagi nelle operazioni di ingresso, ma i varchi sono stati aperti già alle 21 del 30 giugno. Già nella notte hanno cominciato ad affluire nel parco i primi fan, 7.500 fino alle 7 del mattino, a cui la Protezione civile ha distribuito coperte per sostenere le basse temperature e sopperire alla mancanza di attrezzature, come i sacchi a pelo, vietati all’interno dell’area. Alle 21 di sabato 1° luglio tutti gli spettatori erano già all’interno di Parco Ferrari.

Per garantire la sicurezza, il prefetto di Modena aveva vietato, anche nei giorni precedenti e successivi all’evento:

-il trasporto e il trasferimento di armi, munizioni e prodotti esplodenti e pirotecnici in tutte le strade e i tratti autostradali ricadenti nel territorio del comune;

-il trasporto di carburanti, GPL e metano lungo la viabilità;

-l'accensione di prodotti pirotecnici e l'effettuazione di riprese televisive con l'impiego di armi per uso scenico e mezzi simili a quelli in uso alle Forze di Polizia e alle Forze Armate.

Inoltre, nel giorno della manifestazione, ha disposto la chiusura dello spazio aereo.

La questura, in collaborazione con le altre Forze di polizia, ha messo in sicurezza l’area e il resto della città, e ha predisposto straordinarie misure di regolazione della circolazione lungo la viabilità che conduce al Parco. L’area del concerto è stata riservata esclusivamente agli spettatori a piedi e muniti di biglietto. L’ingresso è stato controllato con la supervisione delle Forze di polizia, anche con l’utilizzo di apparati metal detector.

La questura di Modena ha predisposto alcune deroghe al rigido regolamento (.pdf, 750 KB) diffuso dalla società organizzatrice dell’evento, permettendo ai fan di fare ingresso con cibo, medicinali, accendini e altri oggetti non ritenuti pericolosi.

I Vigili del fuoco, che hanno potenziato i turni ordinari con 7 squadre in più e presidiato tutte le zone, hanno avuto l’occasione di collaudare un sistema di monitoraggio delle folle che impiega videocamere capaci di fornire dati a un programma di simulazione sul comportamento e il movimento di una massa di persone di fronte a stimoli diversi. Il sistema virtuale è allo studio di un gruppo di tecnici dei Vigili del fuoco insieme alle università della Sapienza e di Cambridge. Questi i numeri messi in campo dai Vvf per l'evento: 7 squadre operative di soccorso in più rispetto ai turni ordinari, 60 unità solo all'interno del parco, 2 autopompe, 3 fuoristrada a presidio dell’area del parco Ferrari, 2 carri comando “UCL” ad alta tecnologia per il contatto radio con tutto il personale geolocalizzato, 15 interventi di soccorso in provincia di Modena, 8 interventi per riportare a terra persone salite sugli alberi.

Decine di tecnici e di funzionari del comune di Modena hanno lavorato per la riuscita dell’evento, sia durante il concerto, sia nelle fasi di deflusso degli spettatori, nell’ambito del Centro operativo comunale, con il coordinamento della direzione generale del comune. Dalla mobilità al sistema dei parcheggi, dai controlli preventivi all’apparato sanitario, dalla tutela delle persone più fragili ai rifornimenti di acqua in tutta l’area concerto.

Tutte le misure adottate hanno permesso ai fan di affluire e defluire in modo regolare dal Modena Park e senza incidenti; l'ininterrotta folla di gente ha poi invaso il centro cittadino fino a notte fonda. Un’ordinanza comunale, infatti, ha concesso l’apertura a dehors e pubblici esercizi, bar, ristoranti, chioschi, pizzerie al taglio e simili durante l’intera giornata e per tutta la notte. Vietata anche la vendita di superalcolici e di bibite in vetro e lattina.

Concluso l'evento, il prefetto Paba ha parlato di «uno straordinario risultato anche in termini di sicurezza raggiunto grazie alla stretta collaborazione avviata già dal 2016 nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica fra il prefetto, il sindaco, il questore, il comandante dei Carabinieri e il comandante della Guardia di Finanza». Senza dimenticare un "grazie" ai cittadini: «Straordinario lo spirito di collaborazione della popolazione modenese», ha detto Paba, «che ha sopportato gli inevitabili disagi comprendendo l’importanza dell’evento per Modena e manifestando la sua capacità di accoglienza».

Vigili del fuoco sala operativa mobile al Modena Park