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Facilità di accesso al credito e burocrazia leggera per la ripresa a Torino

Il sistema «sistema Torino" è in grado di affrontare le difficoltà «che inevitabilmente ci saranno" in autunno «e il nostro compito è quello di essere al fianco delle aziende con strumenti efficaci».
Si riferisce alla ripresa economica e alla ripartenza del territorio il prefetto del capoluogo piemontese Claudio Palomba in un'intervista pubblicata oggi su Corriere Torino, nella quale affronta una serie di temi, primo fra tutti gli strumenti concreti di supporto alle imprese e gestione dei migranti sul territorio, secondo le indicazioni del Viminale.
«Venerdì ho inviato ad associazioni e istituzioni il protocollo che coinvolge direttamente gli istituti bancari», racconta il prefetto, sottolineando come «in questo momento difficile, anzi difficilissimo è importante che gli imprenditori possano avere facile accesso al credito».
A settembre poi «partirà il distretto turistico che garantirà meno burocrazia e più risorse tramite progetti ad hoc», aggiunge spiegando quanto siano importanti la semplificazione - «un tema sul quale comune e regione stanno lavorando da tempo» - e al tempo stesso la predisposizione di «controlli rapidi ed efficaci in base agli indicatori che abbiamo già studiato con il protocollo sicurezza».
Tra i temi socio-economici oggetto dei tavoli di lavoro aperti c'è la vicenda dei 400 lavoratori della Embraco, spiega il prefetto che parla anche di gestione dei migranti sul territorio e del tema - correlato in questo periodo di emergenza sanitaria - della prevenzione del Covid-19.
Sotto questo aspetto «il Piemonte ha fatto ampiamente la sua parte e continua a farla secondo quelle che sono le indicazioni ministeriali» afferma il prefetto Palomba annunciando che «entro lunedì individueremo le strutture dove trasferire i soggetti positivi e stipuleremo le convenzioni con le cooperative che le dovranno gestire» e precisando comunque che «tutti i migranti arrivati in Piemonte erano risultati negativi al test sierologico».
«Manifestare è un diritto, ma le azioni violente non lo sono», afferma poi rispondendo sulle possibili future proteste NoTav,e a proposito della ripresa della scuola annuncia che dopo i primi sopralluoghi negli istituti del territorio «non sono emerse particolari criticità».