Giochi Milano-Cortina 2026: accesso ispettivo antimafia a Lecco presso il cantiere in corrispondenza del Ponte Manzoni

Operatori delle Forze dell'ordine e della Direzione investigativa antimafia, in piedi di spalle, dentro il cantiere, con auto dei Carabinieri e della Polizia di Stato
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Prefettura di Lecco
28 Novembre 2024
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Ultimo aggiornamento
Giovedì 28 Novembre 2024, ore 19:45
Finalizzato a garantire trasparenza e legalità nei lavori, è stato disposto dal prefetto in raccordo con la Struttura di prevenzione antimafia

Accesso ispettivo, questa mattina a Lecco, al cantiere per i lavori di adeguamento a tre corsie della carreggiata della strada statale 36 in corrispondenza del Ponte Manzoni, che rientra nelle opere per la viabilità funzionali ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026.

Si tratta del primo accesso a un'opera legata ai Giochi invernali disposto dal prefetto della provincia Sergio Pomponio, in raccordo con la Struttura per la prevenzione antimafia presso il ministero dell'Interno diretta dal prefetto Paolo Canaparo, la quale nello specifico svolge - con il supporto delle prefetture e dei rispettivi gruppi interforze antimafia (Gia) - controlli per prevenire e contrastare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività contrattuali per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi.

Durante l'attività ispettiva condotta dal Gia della prefettura di Lecco - i cui esiti saranno trasmessi per le rispettive valutazioni di competenza sia alla Struttura antimafia che alla prefettura - sono state controllate 40 persone, 22 mezzi e 10 società, allo scopo di:

  • verificare l’effettiva titolarità delle società presenti sul cantiere e l'esistenza o meno di anomalie o segnali di condizionamento illecito delle attività aziendali
  • monitorare i flussi finanziari e le modalità di reclutamento della manodopera
  • accertare la regolarità contrattuale delle imprese e il rispetto delle normative per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

«Questo accesso conferma il nostro impegno nel garantire non solo la piena trasparenza e legalità nei lavori pubblici legati alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, ma anche il rispetto delle norme sulla sicurezza e dei contratti», ha commentato il prefetto Pomponio, evidenziando come «questa attività si inserisce nel più ampio piano di vigilanza finalizzato a prevenire infiltrazioni mafiose e garantire che l’evento internazionale possa svolgersi nel rispetto delle regole, della trasparenza e dei diritti dei lavoratori».