Da immobile confiscato a "casa della salute": Lamorgese alla consegna del bene a Carmiano

Anbsc: agenzia beni sequestrati e confiscati
8 Ottobre 2021
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Ultimo aggiornamento
Lunedì 11 Ottobre 2021, ore 10:30
Il ministro è intervenuto sottolineando il lavoro dell'Agenzia nazionale come modello di riferimento del sistema di lotta alle mafie

«Grazie alla efficace sinergia tra tutti i livelli istituzionali è stato riportato nella piena legalità un immobile che ora verrà destinato alla realizzazione della Casa della Salute». Il ministro Lamorgese è intervenuta  così oggi alla consegna a Carmiano (Lecce), di un immobile che pur formalmente assegnato al Comune per scopi sociali fin dal 2017, era rimasto di fatto abusivamente occupato e ora verrà destinato a un progetto di particolare rilievo dal punto di vista assistenziale e sociale.

«Oggi è una giornata positiva, ha aggiunto la titolare del Viminale, e l'auspicio è che questo diventi un luogo che testimonia la presenza dello Stato, dove vengono forniti servizi a favore della collettività». 

Con l’insediamento della commissione straordinaria nella gestione del Comune, infatti, è stata intrapresa la strada diretta all’effettiva acquisizione del bene e alla sua destinazione a beneficio della comunità locale.

Dopo la presa in possesso dell’immobile, nel maggio 2020, sono stati effettuati alcuni interventi di manutenzione straordinaria e l’uso del bene è stato concesso a titolo gratuito alle associazioni “Lilt Sezione Provinciale di Lecce” e “Avis Carmiano”.

«La consegna di oggi - ha sottolineato il ministro -  testimonia il prezioso e complesso lavoro dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che ha consentito di assegnare finora più di 18.000 beni immobili a Regioni ed Enti locali o ad altre Amministrazioni dello Stato e a soggetti privati appartenenti al cosiddetto Terzo settore per attività di interesse generale.

L’attività dell’Agenzia - ha evidenziato - rappresenta un punto qualificante del sistema antimafia italiano – modello di riferimento anche in ambito internazionale – perché, oltre a colpire le mafie nei propri interessi economici, consente la restituzione in favore della collettività dei beni sottratti al crimine organizzato, inserendoli in un circuito di legalità».