Lotta alle mafie e cooperazione internazionale di polizia: emessa da Interpol la prima "silver notice"

Desk con i partecipanti a un incontro per il progetto Interpol "silver notice" (foto di repertorio)
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Polizia di Stato
10 Gennaio 2025
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Ultimo aggiornamento
Venerdì 10 Gennaio 2025, ore 14:49
Lo strumento, promosso dall'Italia nel 2022, è funzionale al tracciamento e al recupero dei profitti della criminalità organizzata

Riguarda una richiesta della Guardia di Finanza di Palermo la prima "silver notice" emessa oggi dall'Interpol. Questo strumento, dal 1° gennaio scorso in fase di test in 50 Paesi, permette di rafforzare la cooperazione internazionale tra le Forze di polizia per tracciare i proventi illeciti delle organizzazioni criminali transnazionali, e procedere al sequestro e alla confisca degli stessi.

Frutto di un progetto presentato dall'Italia nel 2022 nel corso dell'assemblea generale dell'Interpol a Nuova Delhi a cura della direzione centrale della Polizia criminale, la "silver notice" rende possibile la diramazione a livello mondiale di avvisi e richieste di informazioni funzionali alle indagini delle Polizie degli Stati che aderiscono  all'Interpol.

La “silver notice” può essere emessa per reati con pena superiore a quattro anni e senza limiti invece per quanto riguarda l'ammontare degli importi, con riferimento al recupero di beni, sia in caso di condanna sia che in applicazione di misure preventive patrimoniali. Sarà anche possibile allegare provvedimenti giudiziari di sequestro o confisca, richiedendone l’esecuzione tramite rogatoria.

Nella fase pilota sarà riferita alle sole persone fisiche, escludendo le disposizioni giudiziarie destinate a persone giuridiche. Gli step successivi saranno individuati a conclusione del periodo di test, i cui risultati saranno presentati alla prossima assemblea generale di Interpol in programma a novembre 2025 in Marocco.

Il provvedimento emanato oggi, che dà il via alla sperimentazione, riguarda la ricerca di informazioni sulla presenza di beni patrimoniali, mobiliari e immobiliari - per un valore di oltre mezzo miliardo di euro e situati principalmente in Asia e Sudamerica - frutto di attività di riciclaggio.