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Memorandum tra Dipartimento della Pubblica Sicurezza e UNICRI per il contrasto alle minacce globali

Strutturare e consolidare la collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero e UNICRI (Istituto interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia), in particolare nei settori più avanzati della prevenzione e del contrasto alle minacce transnazionali.
Questo l’obiettivo del Memorandum d’intesa siglato oggi dal capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza, Vittorio Pisani, e dal direttore facente funzioni di UNICRI, Leif Villadsen, presso la “Sala Europa” dell’Ufficio di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia.
I lavori, aperti dal direttore dell’Ufficio Annunziato Vardé, hanno ripercorso i punti salienti della sinergia reciproca e gli spunti operativi che ispireranno il percorso futuro.
Il Memorandum, ha sottolineato il prefetto Pisani, rappresenta «uno strumento che permetterà di mettere a sistema esperienze, competenze e visioni condivise, con l’obiettivo di affrontare le sfide sempre più complesse della criminalità globale».
L’intesa si inserisce in un percorso più ampio che vede il Dipartimento della pubblica sicurezza sempre più protagonista nei contesti multilaterali e nelle iniziative dell’ONU in materia di sicurezza. L’Italia infatti ha già sottoscritto accordi di questo tipo con le agenzie delle Nazioni Unite: nel 2021, ad esempio, era stato firmato un Memorandum d’Intesa con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il contrasto della droga e del crimine (UNODC), che ha dato avvio a una intensa cooperazione sui temi della lotta alla criminalità organizzata transnazionale.
Sempre sul piano multilaterale, è in fase avanzata la trattativa per un analogo accordo con l’Ufficio antiterrorismo delle Nazioni Unite (UNOCT), con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento internazionale nella prevenzione e contrasto del terrorismo.
Il nuovo Memorandum punta a sviluppare congiuntamente attività di ricerca, formazione, scambio di buone pratiche e capacity building nei campi più innovativi della sicurezza: dall’uso dell’intelligenza artificiale per la prevenzione del crimine, alla cyber-sicurezza e al contrasto dei crimini informatici, fino alla protezione delle infrastrutture critiche e al monitoraggio dei flussi finanziari illeciti.
L’accordo non si limita a essere un atto formale, ma - come ha evidenziato Pisani - costituisce un impegno concreto per sviluppare una cooperazione solida ed efficace, fondata sulla condivisione delle migliori competenze e orientata alla promozione della sicurezza, della legalità e dei diritti, sia sul piano nazionale che su quello internazionale.