Messina, accordo in prefettura per promuovere inclusione e diritti dei migranti

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28 Febbraio 2024
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Ultimo aggiornamento
Mercoledì 28 Febbraio 2024, ore 11:27
In collaborazione con università, comune e amministrazioni locali, l’intesa punta a migliorare il sistema di accoglienza sul territorio

Il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, ha sottoscritto ieri, presso il Palazzo del Governo, il protocollo d’intesa per favorire il sostegno e la promozione dell’inclusione e dei diritti dei migranti, a conclusione del progetto FAMI “Sostegno alla Promozione dell’Inclusione e dei Diritti” (SPID).

L’accordo, realizzato in partenariato con l’Università degli Studi di Messina – ha obiettivo di migliorare il sistema di accoglienza, rendere i servizi destinati ai migranti più efficienti e qualificati e di potenziare la funzione informativa e di orientamento ai servizi territoriali facilitandone l’accesso. In tale direzione saranno promossi percorsi di inclusione dei richiedenti asilo, dei titolari di protezione internazionale e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità, tramite il potenziamento di servizi essenziali per la loro integrazione nella vita sociale (ad esempio il rilascio del permesso di soggiorno, l’iscrizione anagrafica, il rilascio della carta di identità ecc.).

Gli enti firmatari – oltre alla prefettura e all’università, la questura, il comune capoluogo, altri comuni interessati dal progetto e l’azienda sanitaria provinciale - si sono impegnati ad attuare procedure standardizzate, omogenee in tutto il territorio della Città metropolitana.

A tal fine, è stata realizzata una brochure informativa rivolta ai migranti - tradotta nelle lingue straniere più comuni consultabile sul sito istituzionale della prefettura e mediante il QR code - che sintetizza le linee guida redatte dalle varie Istituzioni e che sarà veicolata tramite i CAS, i SAI e le Amministrazioni comunali interessate.

Nell’ambito del progetto, infine, per rafforzare la governance dell’immigrazione e le competenze degli operatori pubblici e privati incaricati dei servizi territoriali è stato realizzato un corso di formazione, a cura dell’Università di Messina, che ha coinvolto 14 comuni titolari dei progetti SAI, 15 Enti gestori dei centri CAS e SAI, 75 figure professionali tra operatori legali, assistenti sociali, educatori e mediatori culturali operanti nei centri di accoglienza, 6 dipendenti dell’Asp di Messina e 1 dipendente dell’Agenzia delle Entrate.

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