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Le misure della prefettura di Prato contro il lavoro irregolare
E’ stato svolto durante la scorsa settimana a Prato un servizio di controllo ispettivo per tre aziende del territorio, coordinato dal Gruppo di Lavoro interistituzionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo della prefettura.
Le attività - attuate congiuntamente da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro, ASL, INPS, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, ALIA, Agenzia delle Dogane e ARPAT - hanno portato alla identificazione di 35 cittadini stranieri, di cui 13 senza titolo di soggiorno.
Tutte le aziende sono state sospese per l’impiego di lavoratori assunti senza contratto, in totale 19, e uno dei titolari è stato arrestato per il numero elevato di soggetti clandestini. Riscontrate, inoltre, diverse violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, una delle imprese è stata sanzionata sia per le carenti condizioni igienico-sanitarie che per la mancanza di agibilità dei locali.
Nel corso dei sopralluoghi sono state comminate, complessivamente, sanzioni pecuniarie per un ammontare superiore a 128mila euro.
La settimana di controlli si inserisce nel solco del lavoro svolto durante il 2024, anno in cui è proseguito l’impegno di tutte le istituzioni per intercettare sul territorio provinciale comportamenti illeciti a danno dei diritti dei lavoratori e delle attività economiche.
il Gruppo di lavoro si è infatti riunito in 11 occasioni ed ha programmato ispezioni all’interno di 46 aziende.
Le violazioni riscontrate nel 2024 hanno condotto, tra le altre cose, alla sospensione di 34 attività e a sanzioni pecuniarie per un valore superiore a 800mila euro.