Palermo, il prefetto: fare rete per affrontare il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti

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28 Giugno 2022
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Ultimo aggiornamento
Martedì 28 Giugno 2022, ore 11:11
Attenzione particolare ai minori e al degrado delle periferie dove si registra una crescita dello spaccio

«Il tema del consumo e dello spaccio degli stupefacenti rimane, sia pur con caratteristiche diverse, tra le principali problematiche sociali che investono il nostro territorio». 

Queste le parole rilasciate dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani in un'intervista al giornale La Repubblica di Palermo in occasione di un convegno organizzato nei giorni scorsi per celebrare la giornata mondiale contro la droga. 

L'incontro, che si è tenuto presso l'istituto Don Bosco - al quale hanno preso parte esponenti delle Forze dell'ordine, magistrati, operatori sanitari e sociali e dirigenti scolastici - ricorda quello avvenuto quarant'anni fa, nello stesso luogo, tra il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, le famiglie e gli amici di giovani tossicodipendenti. 

«Per le strade - ha dichiarato il prefetto - non ci sono più i tanti morti di quella drammatica stagione. Ma il diffondersi di nuove droghe è motivo di preoccupazione per le dinamiche di dipendenza che si creano tra i nostri giovani, gli effetti differiti sulla salute e l'aumento di soggetti con diagnosi psichiatrica».

Il prefetto ha sottolineato la necessità di dedicare particolare attenzione ai minori, specie alla luce delle ultime indagini della magistratura, che registrano un aumento delle attività di spaccio soprattutto in alcune realtà di periferia. 

«L'intensa attività di contrasto delle Forze dell'ordine - ha continuato - ci dice che la droga è tornata a essere uno dei principali affari di Cosa nostra, sia a livello di grande distribuzione che di reti di spaccio nei quartieri. Credo che fare rete, secondo l'insegnamento di Carlo Alberto dalla Chiesa, sia il miglior modo per affrontare un problema che riguarda l'intera comunità».

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