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Prevenire usura e racket: nuovo protocollo a Milano

Iniziative più incisive a fianco di chi è vittima o a rischio di racket o usura, anche per incentivare le denunce. È questo a Milano l'obiettivo comune di prefettura, amministrazione locale, camera di commercio, Banca d'Italia, istituti bancari, Confidi e associazioni antiracket e di categoria, che hanno firmato ieri il protocollo per la prevenzione e il contrasto di usura ed estorsione in provincia.
L'intesa, siglata in prefettura dal prefetto Luciana Lamorgese e dagli altri partner dell'accordo in presenza del commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Domenico Cuttaia, rimodula le funzioni dell'osservatorio provinciale che dal 2008 opera nella stessa prefettura per il monitoraggio dei fondi ai Confidi previsti dalla legge n.108/1996 (articolo 15).
L'organismo, nell'ottica di una maggiore operatività degli interventi, assume compiti di promozione e coordinamento di iniziative che vanno dall'informazione, anche contro le pubblicità ingannevoli su finanziamenti e cessioni stipendiali, al potenziamento del microcredito non solo a imprese e start up ma anche a favore delle fasce di popolazione "vulnerabili".
A queste tipologie di utenti, che comprendono diverse forme di disagio economico, si rivolge anche lo sportello "Prevenzione e usura e sovra-indebitamento delle famiglie" del comune in collaborazione con l'ufficio del commissario antiracket e antiusura, per sostenere i soggetti più esposti al rischio di cadere nella trappola dell'usura, o schiavi dell'estorsione.
I Confidi, l'Associazione bancaria italiana (Abi) e le associazioni, antiracket e di categoria, si impegnano con il protocollo a diverse forme di intervento e collaborazione, specificate negli articoli - in tutto 12 - dell'intesa.
Grande spazio anche all'attività di informazione e sensibilizzazione, che tutti i soggetti coinvolti si impegnano a implementare e diffondere, producendo ad esempio dei vademecum.
Il commissario antiracket e antiusura ha divulgato ai prefetti delle province italiane il contenuto dell'intesa, utile strumento di prevenzione e contrasto all'usura, secondo Cuttaia, perché consente di intervenire nella fase più delicata, quella in cui il soggetto in difficoltà ha problemi di accesso al credito e rischia di cadere in mano ai criminali.
Applicare in tutte le province gli strumenti previsti dal protocollo favorirebbe anche, ha spiegato ai prefetti, di rafforzare l'impegno comune con l'amministrazione dell'Economia e delle Finanze per un uso sempre più esteso del Fondo di prevenzione usura.

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Protocollo per la prevenzione e il contrasto del racket e dell'estorsione in provincia di Milano | 708.96 KB |