Sottoscritto a Roma un protocollo d'intesa per l'identificazione delle persone decedute prive di identità

Prefettura di Roma
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Redazione
14 Maggio 2024
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Ultimo aggiornamento
Martedì 14 Maggio 2024, ore 19:27
Tra i firmatari, il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Pellizzari e il prefetto Giannini

È stato sottoscritto, presso il palazzo del Governo di Roma, dal commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Maria Luisa Pellizzari e dal prefetto Lamberto Giannini, un protocollo di intesa per l'identificazione delle persone decedute prive di identità.

La firma di oggi rappresenta un importante approdo conclusivo del lavoro avviato su impulso del predetto commissario straordinario del Governo, nel dichiarato intento di porre in raccordo il sistema di ricerca delle persone scomparse con l’esigenza di garantire la restituzione di un’identità a persone decedute, attraverso la collaborazione degli enti sottoscrittori.

«La sottoscrizione di quest’oggi costituisce un importantissimo segno di civiltà, per la cui realizzazione intendo esprimere la mia più profonda soddisfazione, in quanto il sistema messo a punto con questo Protocollo ha una funzione pragmatica, di carattere operativo, contribuendo ad assicurare diritti di rango costituzionale attraverso l’attribuzione di una identità a persone defunte, che ne risultano prive, assicurando dignità e pace a loro e ai famigliari afflitti dalla tormentata ricerca della verità», ha dichiarato il prefetto Giannini.

Il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ha poi sottolineato come «il protocollo siglato quest’oggi costituisca un traguardo importantissimo nella realizzazione di un sistema incentrato sulla interconnessione operativa tra gli enti sottoscrittori; un modello, insomma, da esportare su tutti il territorio nazionale. Con questa sottoscrizione, la regione Lazio è infatti la seconda regione, in Italia, nella quale viene creato un apparato di ricerca che combina il rinvenimento dei cadaveri senza nome con il rintracciamento delle persone scomparse e che si prefigge il meritorio obiettivo di dare dignità a persone defunte rinvenute senza identità e senza una famiglia alla quale affidarne il ricordo».

Alla firma hanno partecipato, inoltre, i prefetti di Latina, Maurizio Falco, di Frosinone, Ernesto Liguori, di Rieti, Pinuccia Niglio, e di Viterbo, Gennaro Capo; i procuratori o sostituti procuratori delle Procure della Repubblica della regione Lazio; il direttore della direzione regionale integrazione socio-sanitaria della regione Lazio; l’assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale; il vice presidente di A.N.C.I. Lazio; i rettori delle Università “Sapienza” e “Tor Vergata” e il direttore della sezione di Medicina Legale - Università "Cattolica del Sacro Cuore".

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