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Terremoto in centro Italia, 11mila le persone assistite

I dati del dipartimento della Protezione Civile
Al 9 gennaio 2017 sono 11mila e 114, in ampio calo rispetto al picco di 30mila dei mesi scorsi, le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. E' il dato reso noto dal dipartimento della Protezione Civile della presidenza del Consiglio dei ministri. Gli assisititi sono 7.201 nelle Marche, 2.311 in Umbria, 596 nel Lazio e 1.006 in Abruzzo.
In particolare, sono circa novemila le persone ospitate in alberghi e strutture ricettive, di cui 3.257 sul proprio territorio e 5.705 lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno. Sono oltre novecento gli alloggiati nei moduli e negli appartamenti realizzati in occasione di terremoti del passato, in Umbria, nelle Marche e in Abruzzo, mentre sono quasi trecento coloro che trovano accoglienza nel proprio comune in container, moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali e camper allestiti in questi mesi dalla Protezione Civile. Sono, infine, poco meno di mille gli assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune.
Degli oltre 7.000 assistiti nella regione Marche, quasi 2.000 sono in strutture ricettive sul territorio e circa 4.300 negli alberghi della costa adriatica.
In Umbria, invece, nelle strutture ricettive sul territorio sono oltre 500, mentre circa mille sono ospitati negli alberghi individuati in altre aree nella stessa Regione e sul lago Trasimeno.
Per quanto riguarda i 596 cittadini del Lazio assistiti direttamente, oltre 350 hanno trovato alloggio negli alberghi della costa adriatica e oltre 200 presso gli alloggi del piano CASE e MAP messi a disposizione in Abruzzo.
Infine, nella regione Abruzzo gli assistiti sono poco più di mille: oltre 200 presso gli alloggi del piano CASE e MAP e quasi 800 in strutture ricettive distribuite sul territorio.
I dati sono da considerarsi in continuo aggiornamento e non comprendono coloro che hanno individuato autonomamente una sistemazione.
Il dispositivo di soccorso dei Vigili del fuoco
Il dispositivo di soccorso nelle zone del centro Italia colpite dal sisma si rafforza. Dopo la forte scossa (magnitudo 6.5) di domenica 30 ottobre in Umbria, con epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera, sono più di 1.400 i Vigili del fuoco impegnati in interventi, primi sopralluoghi e assistenza alla popolazione, ed oltre 600 mezzi sul campo.
«Nei posti colpiti dal terremoto», ha dichiarato la mattina di domenica 30 il ministro Alfano dalla sala operativa del Viminale «abbiamo mandato 120 unità tra Polizia e Carabinieri, che si sono aggiunte a quelle già presenti in quei territori e altri 200 militari si stanno aggiungendo ai 220 operativi nelle zone rosse sin dal 24 agosto scorso». Sono in corso, in tutte le zone interessate, 3.428 verifiche di stabilità degli edifici. In servizio unità cinofile, droni e sette elicotteri che, da domenica mattina, sorvolano in perlustrazione.
Particolare attenzione anche alla sicurezza del territorio. «Proteggiamo», ha proseguito il ministro, «le case dei nostri concittadini mentre loro sono accolti in luoghi più sicuri. Siamo impegnati per cercare di ripristinare il più possibile la viabilità stradale e per questo abbiamo impegnato 125 pattuglie nelle quattro regioni coinvolte: Marche, Umbria Abruzzo, Lazio».
