Ucraina: la prefettura di Bari riunisce enti e associazioni per gestire l'accoglienza

Riunione in prefettura a Bari
3 Marzo 2022
Temi
2 minuti, 17 secondi di lettura
Ultimo aggiornamento
Giovedì 3 Marzo 2022, ore 20:41
Ampliamento dei posti per l'accoglienza nei Cas, previsto lo screening sanitario e possibili vaccinazioni

Emergenza Ucraina e gestione dell'accoglienza dei cittadini in fuga dal Paese in guerra al centro dell'incontro presieduto oggi in prefettura a Bari dal prefetto Antonella Bellomo, che ha riunito intorno al tavolo istituzioni, enti e mondo del volontariato: il questore Giuseppe Bisogno, il sindaco Antonio De Caro, presente anche in veste di presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), il dirigente della protezione civile regionale, il direttore generale dell'azienda sanitaria locale (Asl), il coordinatore del Servizio 118, i direttori delle Caritas diocesane e rappresentanti di Croce rossa italiana.

In previsione di possibili flussi più consistenti di cittadini ucraini - non molti al momento quelli arrivati finora dall'inizio della guerra, prevalentemente ospitati da parenti già residenti sul territorio -  e considerando che si tratta soprattutto di donne e di bambini, è stata evidenziata l’esigenza di ampliare la rete di accoglienza sia attivando centri di accoglienza straordinaria (Cas) dedicati sia attraverso il Sistema di accoglienza e integrazione (Sai). A questa prospettiva si aggiunge la disponibilità di strutture gestite da enti religiosi, che sarà formalizzata più dettagliatamente nei prossimi giorni.

Sul fronte degli aiuti privati, in linea con le indicazioni governative, è emersa l'indicazione di indirizzare la solidarietà dei cittadini verso la raccolta di farmaci e di fondi.

Se su quest'ultimo fronte l'Anci ha anticipato in riunione il prossimo avvio di una raccolta su conti correnti dedicati, per quanto riguarda i farmaci, oltre alle attività avviate dal sistema sanitario regionale, sono in fase di perfezionamento protocolli d’intesa con Federfarma e l’Ordine dei farmacisti per consentire donazioni finalizzate all’acquisto di medicinali specifici per le zone colpite dal conflitto.

Il referente sanitario regionale, che gestisce i rapporti con la Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross) di Pistoia, ha inoltre espresso la disponibilità all’acquisizione di farmaci e dispositivi sanitari e a una ricognizione di posti letto per eventuali necessità in ambito pediatrico, neonatale, per soggetti ustionati, oncologici e dializzati.

Per quanto riguarda i servizi, i sindaci saranno coinvolti anche sul piano dell'inserimento scolastico dei bimbi accolti dall'Ucraina.

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