Espulsione di un cittadino marocchino per motivi di sicurezza dello Stato

14 Luglio 2017
Tema
Residente a Perugia già allontanato a seguito della sua impostazione salafita presso il Centro Culturale Islamico
ViminaleInforma

Con un provvedimento firmato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, è stata eseguita oggi l'espulsione di un cittadino marocchino, per motivi di sicurezza dello Stato.

Si tratta di un 52enne cittadino marocchino, residente a Perugia dove era stato imam presso il Centro Culturale Islamico e dal quale era stato allontanato a seguito della sua impostazione salafita.

Era da tempo all'attenzione investigativa della DIGOS di Perugia per i suoi contatti con soggetti coinvolti in indagini per terrorismo, tra i quali l’ex imam della moschea di Ponte Felcino arrestato nel 2007 e poi condannato per reati di terrorismo internazionale.

In questo contesto è stato accertato che il cittadino marocchino aveva contribuito a radicalizzare due cittadini tunisini espulsi, nel 2015 e nel maggio 2017, in esecuzione di due distinti provvedimenti del Ministro dell’Interno emessi per motivi di sicurezza.

Inoltre, lo straniero continuava a svolgere lezioni coraniche e prediche ultraradicali presso il luogo di culto Assalam di Corciano (PG), mentre sul suo profilo facebook sono emersi post con i quali condivideva inequivocabilmente l’ideologia e i metodi del Daesh.

Per questi motivi, è stato adottato il provvedimento di espulsione a firma del Ministro dell’Interno, ed è stato rimpatriato oggi con accompagnamento nel suo Paese di provenienza con un volo decollato dalla frontiera aerea di Roma-Fiumicino.

Con il rimpatrio di oggi, il 64° del 2017, sono 196 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.