Messaggio del ministro Piantedosi per la presentazione del calendario FEC 2023 e del volume “In viaggio con Bernini"

12 Dicembre 2022
Tema

Desidero rivolgere un messaggio in occasione della presentazione di due pubblicazioni davvero uniche, che arricchiscono il percorso intrapreso dal Fondo Edifici di Culto per la valorizzazione del proprio eccezionale patrimonio artistico.

Ringrazio gli autorevoli relatori - massimi studiosi delle opere del Bernini - per i contributi di grande pregio che hanno reso possibile la realizzazione di questa importante iniziativa editoriale.

Approfondimenti che ci consentono di cogliere, in tutti i molteplici aspetti, la personalità straordinaria di Gian Lorenzo Bernini, il significato religioso e artistico delle sue opere, il loro carattere straordinariamente innovativo.

È un doveroso omaggio ad un protagonista assoluto dell’arte seicentesca che, raccogliendo il testimone di una tradizione illustre, seppe, grazie a non comuni capacità, realizzare la propria ispirazione in piena autonomia affermando la libertà dell’arte da ogni condizionamento.

Un particolare plauso va a Massimo Listri, le cui magnifiche fotografie accompagnano mirabilmente le analisi storico-artistiche e rivelano particolari inediti delle sculture.

Desidero poi rivolgere un doveroso ringraziamento a Aeroporti di Roma e Ferrovie dello Stato: il loro fattivo supporto consentirà di promuovere il progetto editoriale dando la massima diffusione a immagini che costituiscono la migliore rappresentazione della bellezza e dell’arte del nostro Paese.

Il calendario ed il volume ci proiettano in un meraviglioso itinerario attraverso le Chiese di Roma che ospitano i capolavori del Bernini. Un percorso ideale che assolve non soltanto ad una funzione divulgativa delle opere del Maestro del barocco, ma “esalta” e valorizza l’immenso patrimonio del FEC.

Tale patrimonio annovera, oltre a beni immobili di diversa natura, 840 Chiese dislocate su tutto il territorio nazionale. Edifici sacri, per la maggior parte di notevole pregio storico, artistico e religioso, come pure di straordinario valore sono i beni in essi custoditi. Opere che sono motivo d’orgoglio per il nostro Paese, in quanto parte costitutiva dell’identità culturale italiana che, nelle grandi città come nei piccoli centri, contribuiscono a formare il tessuto connettivo delle comunità.

La tutela di tali beni rappresenta una sfida complessa e affascinante, che il F.E.C. assicura con professionalità e attenzione, avvalendosi dei proficui rapporti di collaborazione con gli enti ecclesiastici.

Sono convinto che la salvaguardia e la promozione di queste ricchezze inestimabili rappresenti un fattore decisivo per la crescita economica e lo sviluppo dei territori. Proprio in quest’ottica, il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza destina considerevoli investimenti per la conservazione e il restauro delle opere del FEC, finanziando, con oltre 270 milioni di euro, un totale di 308 interventi, di cui più del 60% nel Mezzogiorno.

Si tratta di un impegno che va oltre la pur fondamentale funzione di tutela e salvaguardia, per assumere un rilievo più ampio, strettamente correlato alla missione di promozione della coesione sociale cui l’Amministrazione dell’interno è chiamata.

In questo senso, desidero sottolineare un’altra meritoria iniziativa promossa dal Fondo Edifici di Culto: grazie a una recente intesa con i Ministeri della Giustizia e della Cultura, saranno infatti resi disponibili beni per la realizzazione di attività di sostegno e recupero di ragazzi disagiati, provenienti dai circuiti penali minorili.

Arte e bellezza si trasformano in tal modo in potenti strumenti educativi per sottrarre i giovani al richiamo della criminalità, aprendoli alla conoscenza della cultura del territorio in cui vivono e offrendo loro opportunità e prospettive nuove.

Il linguaggio dell’arte - in grado, come le opere del Bernini, di diffondere messaggi universali - può trovare così compimento in azioni di alto significato morale e civile a beneficio della comunità.

Rinnovo, dunque, il mio apprezzamento per questo pregevole progetto editoriale e rivolgo i più sentiti auguri per le prossime festività, ricordando l’appuntamento del prossimo 16 dicembre presso Santa Maria in Ara Coeli per il tradizionale Concerto natalizio.