Breadcrumbs
“Polo logistico in Valle Ufita. I fondi ci sono”
Di Gianni Colucci
«Non posso immaginare assolutamente che il territorio possa essere privato di un'occasione di sviluppo infrastrutturale così importante. Conosco la preoccupazione delle istituzione e del sistema imprenditoriale locale ma voglio rassicurare tutti che il Governo è al lavoro per scongiurare il rischio della perdita dei fondi e della conseguente impossibilità di realizzare l'opera».
Il ministro dell'Interno, irpino di Pietrastornina, Matteo Piantedosi, spiega al Mattino le mosse del Governo Meloni per il Polo logistico in Valle Ufita. Coinvolto dal deputato avellinese, Gianfranco Rotondi, annuncia che coinvolgerà l'esecutivo per rilanciare l'iniziativa. «Siamo al lavoro per superare le criticità per consentire la realizzazione di un intervento strategico per migliorare il sistema dei trasporti in provincia di Avellino e che può rappresentare un volano perla crescita economica del territorio».
Ministro Piantedosi, da irpino comprenderà come la provincia sia in ritardo rispetto al tema infrastrutture. Sui trasporti in particolare è in forte sofferenza. È immaginabile che anche la più recente richiesta dei sindaci e dei rappresentanti sindacali e delle imprese, cioè la realizzazione del Polo logistico della Valle Ufita, venga stralciato dal Pnrr?
«Non posso immaginare assolutamente che il territorio possa essere privato di un'occasione di sviluppo infrastrutturale così importante. Conosco la preoccupazione delle istituzioni e del sistema imprenditoriale locale ma voglio rassicurare tutti che il Governo è al lavoro per scongiurare il rischio della perdita dei fondi e della conseguente impossibilità di realizzare l'opera».
Esistono difficoltà tecniche?
«Sono state rilevate delle criticità in fase di progettazione, per rendere la realizzazione del polo logistico compatibile con il tracciato dell'AV Napoli-Bari. Ciò, unitamente all'aumento dei costi delle materie prime, ha determinato un incremento degli oneri finanziari fino a tre volte superiore rispetto a quello originariamente stimato. Ci sono inoltre problemi legati al rispetto dei tempi del PNRR. Sono criticità risalenti a scelte fatte in tempi precedenti al nostro Governo. Siamo al lavoro per superare tutte queste criticità per consentire la realizzazione di un intervento strategico per migliorare il sistema dei trasporti in provincia di Avellino e che può rappresentare un volano per la crescita economica del territorio».
L'area di Grottaminarda è interessata anche dalla realizzazione di una stazione dell'Alta velocità sulla Napoli Bari, la richiesta di un'area per la movimentazione delle merci (il polo logistico appunto) non è mai diventato un progetto di R6. È possibile spingere perché si riprenda su questa strada?
«Anche su questo punto c'è l'impegno di tutto il Governo perché si tratta di un'opportunità importante per lo sviluppo occupazionale del territorio. Ho avuto rassicurazioni sul fatto che RFI stia studiando il progetto per realizzare un'area per la movimentazione delle merci nell'area di Grottaminarda. Seguiremo e sosterremo questo progetto».
L'onorevole Rotondi conferma il suo impegno con l'esecutivo Meloni su queste tematiche, è immaginabile una visita dei ministri responsabili sul territorio?
«L'onorevole Rotondi sta portando avanti con grande determinazione le istanze dei territorio ed ha chiesto un intervento forte del Governo per fugare le preoccupazioni crescenti sulla realizzazione delle predette progettualità. Come ho detto, l'Esecutivo è ben consapevole della loro importanza e stiamo lavorando affinché al più presto possa svolgersi una riunione in prefettura ad Avellino a cui vorrei partecipare insieme a rappresentanti delle altre istituzioni interessate e di RFI».
Connessa al tema del polo di Valle Ufita c'è la questione di un polo di minori dimensioni a Benevento, nella zona di Ponte Valentino (le due strutture sono interdipendenti secondo gli specialisti) è possibile un intervento del governo centrale per evitare inutili competizioni territoriali?
«I due progetti non sono in alcun modo in competizione. Lo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio richiede l'attuazione di una strategia complessiva che valorizzi i diversi interventi in una logica di integrazione, evitando qualsiasi inutile e dannosa contrapposizione. In questa direzione dobbiamo agire perché la realizzazione delle due opere infrastrutturali, che insistono su territori contigui, possa essere agevolata da una azione comune che ne evidenzi le interconnessioni».
Una regione a guida Pd che è spesso critica con il governo centrale, come la Campania, rappresenta un ostacolo sul piano della realizzazione di opere nell'interesse del territorio? Scontiamo un effetto De Luca?
«I diversi livelli territoriali di governo devono lavorare insieme al nostro Esecutivo per garantire condizioni di sviluppo e crescita economica dei territori. Ancor più questa collaborazione appare importante in un momento in cui dobbiamo scongiurare con tutte le nostre forze il rischio di perdere le ingenti risorse messe a disposizione con il PNRR Il rafforzamento infrastrutturale è una sfida decisiva e non possiamo permetterci divisioni. Sono convinto che il presidente De Luca e la regione Campania offriranno il loro contributo fondamentale. Come Ministro dell'interno ho già importanti collaborazioni con loro e non vedo perché non debba essere così anche per questi importanti progetti».
Avellino è l'unico capoluogo della Campania, forse tra i pochissimi d'Italia senza una stazione ferroviaria funzionante e senza collegamento con l'Alta Velocità se non con una linea bus, è immaginabile un impegno a spingere per il completamento dei lavori anche da parte del ministri competenti anche su questo versante?
«È una criticità che, da sempre, penalizza l'intera comunità avellinese. Su questo aspetto il Governo è disposto a valutare iniziative che possano migliorare i collegamenti ferroviari con il capoluogo anche incentivando inter modalità e connessioni interne».