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Centri per l'immigrazione
I cittadini stranieri entrati in modo irregolare in Italia sono ospitati in centri dove, se richiedono la protezione internazionale, vengono accolti per il tempo necessario per le procedure di accertamento dei relativi requisiti, diversamente, vengono trattenuti in vista dell'espulsione.
Queste strutture si dividono in:
A) Strutture di primo soccorso e accoglienza, c.d. hotspot, definiti punti di crisi dall’art. 10 ter del D. Lgs. n. 286/98 (introdotto dal D.L. n. 13/2017 conv. in L. n. 46/17).
Si tratta di aree designate, normalmente in prossimità di un luogo di sbarco, nelle quali, nel più breve tempo possibile e compatibilmente con il quadro normativo italiano, le persone in ingresso sbarcano in sicurezza, sono sottoposte ad accertamenti medici, ricevono una prima assistenza e l’informativa sulla normativa in materia di immigrazione e asilo, vengono controllate, pre-identificate e, dopo essere state informate sulla loro attuale condizione di persone irregolari e sulle possibilità di richiedere la protezione internazionale, foto-segnalate.
Gli hotspot attualmente attivi sono a:
- Lampedusa (AG)
- Pozzallo (RG)
- Messina
- Taranto
B) Terminate le procedure di identificazione e foto-segnalamento, i migranti che hanno manifestato la volontà di chiedere asilo in Italia vengono trasferiti presso le strutture di accoglienza di primo livello, dislocate sull’intero territorio nazionale ove permangono in attesa della definizione della domanda di protezione internazionale, che si differenziano in:
Centri di Prima Accoglienza (CPA), ex art.9 D. Lgs. n. 142/2015, localizzati a:
- Bari
- Brindisi
- Isola di Capo Rizzuto (KR)
- Gradisca d'Isonzo (GO)
- Udine
- Manfredonia (FG)
- Caltanissetta
- Messina
- Treviso
Centri Accoglienza Straordinaria (CAS), strutture reperite dai Prefetti a seguito di appositi bandi di gara (ex art. 11 D. Lgs. n. 142/15).
Attualmente le strutture attive sul territorio nazionale sono più di 5.000, con una capacità di più di 80.000 posti.
C) Gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia che non fanno richiesta di protezione internazionale o non ne hanno i requisiti sono trattenuti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), ex art.14 D. Lgs. 286/1998, istituiti per consentire l'esecuzione del provvedimento di espulsione da parte delle Forze dell'ordine.
Il tempo di permanenza è funzionale alle procedure di identificazione e a quelle successive di espulsione e rimpatrio.
I centri di permanenza per il rimpatrio sono dislocati a:
- Bari
- Brindisi
- Caltanissetta
- Gradisca d’Isonzo (GO)
- Macomer (NU)
- Palazzo San Gervasio (PZ)
- Roma
- Torino
- Trapani