Biblioteca del Fondo edifici di culto

La Biblioteca della direzione centrale per l'Amministrazione del Fondo edifici di culto
Raccoglie circa 2000 volumi di notevole interesse storico e letterario, oltre 400 dei quali sono libri antichi

La biblioteca del Fondo edifici di culto custodisce al Viminale, in un ambiente raccolto situato nel cuore della direzione centrale Affari dei culti e per l'amministrazione del Fondo edifici di culto, oltre 2000 volumi.

Questo patrimonio librario si è formato prevalentemente dalla biblioteca utilizzata a fini di servizio dalle strutture amministrative ottocentesche che gestivano con finalità di culto i beni e le rendite degli enti ecclesiastici soppressi.

Nella seconda metà del '900, cessata a seguito di trasformazioni giuridico amminitrative la funzionalità di queste strutture, libri furono spostati in un deposito dal quale sono stati recuperati negli anni '90 del 1900 per confluire nell'attuale biblioteca, nata nel 1987.

Il suo catalogo comprende testi prevalentemente di diritto canonico ed ecclesiastico, dizionari o repertori normativi, più alcuni provenienti dagli enti ecclesiastici, monasteri e conventi, soppressi nella seconda metà dell'800.

Fiore all'occhiello della biblioteca, che possiede anche testi storici e letterari, è il nucleo di volumi antichi composto dai oltre 400 opere tra le quali:

  • edizioni stampate nel XVI secolo, tra cui il volume più antico posseduto dalla biblioteca, la versione latina delle Vite di Plutarco del 1552 curata da importanti esponenti dell’Umanesimo italiano;
     
  • edizioni del XVII secolo, fra le quali anche classici della letteratura come i Dicta et facta memorabilia di Valerio Massimo e l’opera completa di Apuleio, in 2 volumi da tasca usciti ad Amsterdam nel 1625;
     
  • edizioni del XVIII secolo, fra cui i 16 volumetti delle opere di Metastasio, stampati a Venezia nel 1781-83.

Il catalogo delle monografie antiche è pubblicato nelle edizioni de «L’Erma» di Bretschneider.  Le edizioni cinquecentesche (le "Cinquecentine") possedute dalla biblioteca sono segnalate anche nel Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo (Edit 16) a cura dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu).

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